Notte prima degli esami…

Due giorni fa ho ricevuto una telefonata, sulle prime piuttosto inquietante…

“Pronto? Parlo con la Professoressa Siragna?”
“Sì…”
“E’ impegnata con gli esami di terza media?”

?

Rimango interdetta. Ho una diploma ed un biennio specialistico al Conservatorio, nonchè una pregevole (quanto inutile) laurea in Musicologia…qualcuno osa mettere in dubbio che io abbia conseguito la licenza media??

Poi mi viene in mente che, fra le mille cose che ho fatto nella vita, sono pure inserita nelle graduatorie delle scuole medie per l’insegnamento di Educazione Musicale. Ho anche fatto una supplenza una volta (esperienza di due giorni, incredibilmente frustrante). La proposta è quella di una sostituzione “last minute” di un’insegnate per gli esami orali.

“Dovrebbe solo tenersi libera domani dalle 7 del mattino, se abbiamo bisogno la chiamiamo”.

“Bene”.

Io dico sempre “Bene” a qualsiasi proposta di lavoro. Non ci siamo.

Una volta messo giù il telefono, i dubbi mi assalgono…

-E se non sono in grado?
-E se mi chiedono di fare qualche domanda?
-E se portano un argomento a scelta che io non conosco?
-E se mi tocca sorbirmi decine di 13enni che suonano il flauto e devo far finta di apprezzare?

e soprattutto: COME MI VESTO????

Circa i dubbi di carattere culturale è comunque tardi per ripassare tutta la storia della musica.
Per il resto apro sgomenta la cabina armadio ed osservo i miei acquisti degli ultimi anni.
Ne escono:

-innumerevoli paia di pantaloni modello sultano con fantasie arabeggianti, più adatte ad un centro sociale che a un esame di licenza media
-kefie di varie fogge, provenienti da vari paesi del medioriente, e un chador portatomi da Gaza (che va bene l’integrazione, ma non esageriamo…)
-jeans strappati (comunque con 30 gradi i jeans potrebbero uccidermi)
-una vasta collezione di top troppo scollati
-vestiti da cerimonia
-abiti da concerto (e presentarmi con strascico, tacco 12 e top luccicante mi pare eccessivo)
-abiti Desigual, decisamente troppo eccentrici
-magliette equosolidali con frasi di M. L. King e simili (Peace&Love ecc…)

Mi guardo nell’anta a specchio disperata e constato che, a completare la mia immagine poco professionale, dai capelli spunta la treccina colorata che ho fatto al Che Festival di Music for Peace, mentre dei rapper di non so dove urlavano a squarciagola.

Niente che mi faccia pensare ad una Prof.

Voglio dire, da quel che ricordo le Prof. agli  esami sfoggiano sempre improbabili vestiti a pois o a fiori, che dovrebbero dare un’aria sgarzulina-preestiva e che in realtà risultano un po’ patetici… Il tutto corredato dall’immancabile foulard buttato con nonchalance intorno al collo.

Che fare?

Vado a dormire con un’ansia pre-esame che manco dovessi rifare la maturità.

La mattina dopo mi sveglio bella carica e decido che fra morire di caldo e sembrare una fricchettona alla festa di Rifondazione, forse è meglio il caldo.
Mi infilo un paio di jeans (gli unici non strappati), una maglietta lunga un po’ premaman molto sobria che decido di abbinare con dei sabot e attendo la chiamata.
Che arriva intorno alle 7,30.

“Ci dispiace, la Prof. è guarita. Non serve più”.

Doh.

Comments
  1. Anonymous | Rispondi
  2. Gemma | Rispondi
  3. Paola Siragna | Rispondi

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